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L’acqua è preziosa più dell’oro, sprecarla o non sapere quando si può bere è un vero peccato.

Di seguito potrai conoscere meglio l’acqua, capendo tutte le fasi che attraversa prima di arrivare a casa tua, capirai che l’acqua di casa tua è buona da bere e i segreti del calcare, con i suoi pro e contro, abbattendo gli stereotipi.

ACQUA DEL RUBINETTO

"Non bere l'acqua del rubinetto che fa male!"

Quante volte abbiamo sentito e/o letto questa frase, quante volte abbiamo preferito l’acqua in bottiglia a quella del nostro rubinetto perché spaventati da quello che c’è nella nostra acqua?

Facciamo chiarezza sull’acqua del rubinetto:

Come arriva l'acqua in casa nostra?

L’acqua del rubinetto arriva nelle nostre case tramite la rete idrica che a sua volta porta a casa nostra l’acqua proveniente da fonti sotterranee o superficiali, nell’85% dei casi l’acqua di rubinetto si parla di acqua proveniente da falde sotterranee. 

Una volta raccolta, l’acqua viene potabilizzata attraverso impianti appositi che la filtrano, rimuovendo così metalli, sostanze tossiche e i vari microrganismi presenti in essa.

Una volta certi della potabilità, l’acqua viene trasportata fino a casa nostra attraverso la rete idrica.

Controlli di potabilità:

I controlli che vengono fatti sull’acqua proveniente dagli acquedotti sono molto frequenti (la legge italiana prevede un minimo di quattro analisi all’anno, numero che aumenta in base al volume di acqua distribuito ogni giorno e alle caratteristiche dell’acquedotto) che garantiscono la potabilità dell’acqua e quindi il suo essere bevibile.

Il Decreto Legislativo 31 del 2001 regola questo controlli  al fine di garantire che dal rubinetto di casa nostra esca acqua buona da bere.

Le analisi che garantiscano la potabilità dell’acqua vengono fatte in più punti della rete di distribuzione, nello specifico; la prima analisi avviene dopo la depurazione, le analisi successive ad ogni ramificazione della rete idrica, immaginati la rete idrica come un gigantesco albero, il tronco è il punto di partenza, i rami sono le tubazioni che corrono sotto il terreno dalle quali partono le tubazioni più piccole che portano l’acqua al contatore di casa nostra

Queste analisi, vengono eseguite sia dall’azienda che distribuisce l’acqua, interviene in caso di rottura delle tubazioni della rete (è quello che ci manda la bolletta),  sia dall’ASL, l’autorità sanitaria. Questo doppio controllo garantisce che non ci siano errate letture e garantiscono il corretto controllo, nel caso ci fossero dei valori non conformi sono tenuti immediatamente a segnalare alla popolazione la situazione e intervenire tempestivamente per risolvere il problema.

Ricordo alcuni casi nel Bresciano dove sono stati evidenziati dei parametri non conformi, che hanno portato alla segnalazione di acqua non potabile. Ricordo Bornato qualche anno fa, ricordo Villa Carcina, e in alcuni paesi della bassa bresciana dove hanno sconsigliato di bere l’acqua del rubinetto per un periodo. 

Vediamo alcuni esempi di valori che vengono monitorati:

  • camdio;
  • ferro;
  • piombo;
  • nichel,
  • mercurio,
  • alluminio,
  • cloro (sostanza che viene immessa volontariamente durante il processo di depurazione dell’acqua per abbattere la carica batterica);
  • Eschericchia Coli (batterio responsabile di sintomi quali: crampi addominali, vomito, diarrea);
  • Streptococchi (ceppo batterico responsabile di sintomi quali: faringite, infezioni cutanee, etc.);
  • Clostridium Perfringens (batterio responsabile di sintomi quali: crampi addominali e diarrea).

Quando anche solo uno si questi parametri dovesse superare il limite fissato, il servizio verrebbe interrotto. Immediatamente.

Come abbiamo detto, l’acqua viene controllata in diversi punti, fino al nostro contatore.


Ma chi mi garantisce che l’acqua che esce del mio rubinetto sia davvero buona? Che non sia stata compromessa nel tratto dal contatore al mio rubinetto?
Nessuno

Ma per questo esistono le analisi dell’acqua. Io in primis una volta capito che volevo cambiare stile di vita, essere più ecologico e bere l’acqua del mio rubinetto, l’ho fatta.

Ci sono tante piccole azioni e scelte che se fatte possono ridurre al minimo il rischio di contaminazione:

  • controllare il filtro dell’impianto, evitando così che si intasi e che lo sporco vada a compromettere la qualità dell’acqua;
  • nel caso di addolcitori, controllare il tino dell’addolcitore e ricordarsi di pulirlo ogni tanto;

Un’altro punto importante da tenere in conto è quello dei rami morti delle tubazioni ovvero quei tratti di tubazione che vengono lasciate in disuso, si sto parlando di quella vasca che non usi mai. Sai che quel tubo mai usato può essere un vero e proprio incubatore di batteri che potrebbe andare a compromettere la potabilità della tua acqua?

Nel mio caso, l’analisi dell’acqua non ha fatto altro che confermare il fatto che l’acqua del mio rubinetto fosse buona da bere, così ho iniziato a berla. 

Ma come fai con il cattivo sapore e il cattivo odore?

Iniziamo con il fare chiarezza, il classico cattivo sapore e odore sono dati rispettivamente dai sali minerali (principalmente calcio e magnesio) e dal cloro presente nell’acqua (inserito durante il processo di filtrazione e depurazione al fine di eliminare i microrganismi presenti).
Il cattivo sapore sparisce non appena i sali minerali in questione si depositanoIl cattivo odore invece, per sparire deve aspettare che il cloro evapori. Ovviamente il cloro presente nell’acqua rispetta i limiti imposti dalla legge per la tutela della salute umana.

Se lasci la brocca d’acqua da bere a riposare per 24 ore prima di berla, il cloro ha il tempo di evaporare e i sali minerali di depositarsi. Risolvendo così i problemi di cattivo odore e sapore.

Se come me non avessi il tempo di aspettare 24 ore, ti consiglio un sistema filtrante che ti permette acqua buona subito, senza dover aspettare. Con la possibilità di averla liscia o frizzante, fresca o a temperatura ambiente.

Ma il magnesio e il calcio non sono i componenti chiave del calcare? Perché dovrei bere un’acqua calcarea?

I minerali disciolti nell’acqua, non fanno venire i calcoli come si sente spesso dire. Se così fosse, i valori previsti dalle analisi sarebbero diversi.

Ricorda: l’acqua del rubinetto viene analizzata per garantire la nostra sicurezza quindi quando è dichiarata potabile significa che non ci sono rischi per la nostra salute.

Diverso è per gli elettrodomestici, che risentono notevolmente dei sali contenuti nell’acqua, creando tutte le incrostazioni calcaree che nella nostra zona conosciamo molto bene.

ACQUA IN BOTTIGLIA

L’acqua in bottiglia, come l’acqua del rubinetto, deve rispettare i valori delle analisi descritte nel Decreto Legislativo 31/2001 con la differenza che viene analizzata alla fonte

Alla fonte sicuramente l’acqua è buona da bere, ma nel momento in cui apro la bottiglia sarà la stessa acqua?

Se cercate su internet trovate tantissime versioni, ma potrebbe succedere che ci sia una moltiplicazione batterica per una sbagliata conservazione, ad esempio lo stoccaggio al sole di bottiglie di acqua in bottiglia, questo potrebbe portarci a bere un’acqua che era buona alla fonte, ma fuorilegge quando la beviamo noi, sicuramente non è una cosa comune, ma potrebbe succedere. 

Una cosa è certa, non essendoci controlli dopo la fonte nessuno di noi lo può sapere, diverso è per l’acqua del rubinetto che subisce molti più controlli.

In realtà potremmo avere lo stesso problema per l’acqua del rubinetto, perché i controlli vengono fatti fino al nostro contatore, e non al nostro rubinetto. 

Perché scegliere l'acqua in bottiglia?

  1. l’odore e il sapore, solo approfondendo l’argomento ho capito che l’odore e il sapore non determinano potabilità.

    Ho capito che lasciando una brocca di acqua del rubinetto per 24 ore a riposare il sapore diventa neutro e l’odore anche. La causa del cattivo sapore è dovuta di solito al calcio e magnesio, che una volta depositato sparisce, il cattivo odore invece è causato dal cloro che dopo poche ore evapora e svanisce.

  2. so cosa contiene, grazie all’etichetta e posso scegliere la tipologia di acqua (povera di sodio, ricca di magnesio, etc.) in base alle mie necessità.
    Sai che esiste l’etichetta dell’acqua che arriva al tuo contatore? La trovi riportata sull’etichetta dell’acqua che arriva insieme alla bolletta dei consumi dell’acqua ed è l’equivalente dell’etichetta che trovi sulle bottiglie che acquisti.

  3. l‘acqua non è mai sporca (colore marrone o rossiccio che a volte vediamo nell’acqua che esce dal nostro rubinetto), il fatto che l’acqua sia sporca non è indice di non potabilità; è semplicemente un segnale che l’acqua esce dal rubinetto è stata interrotta o c’è una tubazione rotta.
    In questi casi prima di berla è meglio farla scorrere fino a quando ritorna trasparente.

Ha senso continuare ad acquistare l'acqua in bottiglia?

Una delle cose che mi ha portato a chiedermi se la mia abitudine di acquistare acqua in bottiglia fosse giusta o meno, è stata una riflessione sull’acqua che usavo in casa, la stessa acqua che non volevo bere, la stavo utilizzando per fare da mangiare, per impastare la pizza, per lavarmi le mani, per fare la doccia, e oltretutto ero abituato a bere l’acqua della colonnina pubblica del paese quando uscivo a correre.

Era un vero controsenso, in qualche modo stavo già bevendo l’acqua di casa, e quella che bevevo alla colonnina pubblica era la stessa acqua che arrivava al mio rubinetto.

DOMANDE FREQUENTI

L’acqua può:

  • essere estratta dal terreno (falda acquifera);
  • essere prelevata da laghi o vasche di raccolta artificiali.Una volta prelevata, viene resa potabile attraverso procedimenti di depurazione per poi essere immessa nella rete di distribuzione. L’acqua in questione viene controllata lungo tutto il percorso garantendone la potabilità fino al contatore di casa. 

L’acqua viene sottoposta a molti controlli.

Questi controlli si dividono in:

  • analisi chimiche;
  • analisi microbiologiche.

Le analisi chimiche analizzano i minerali (cadmio, ferro, piombo, nichel, mercurio, alluminio), le molecole velenose, (arsenico, nitrati, nitriti, cianuro, pesticidi) e il cloro, utilizzato per uccidere i batteri, presenti.

Le analisi di tipo microbiologico, si occupano di valutare la presenza e concentrazione di contaminanti nell’acqua (es. escherichia coli, streptococchi e Clostridium perfringens).

Se solo uno di questi parametri analizzati dovesse uscire dai valori limite verrebbe immediatamente interrotta la fornitura di acqua.

Queste analisi fatte lungo tutta la rete di distribuzione dell’acqua garantiscono la potabilità fino al contatore.

Per essere certi che l’acqua che esce dal rubinetto sia buona da bere è sempre meglio farla analizzare, perché nonostante venga garantita la potabilità dell’acqua fino al contatore, non possiamo escludere che venga contaminata dal contatore al rubinetto di casa. Ricordiamoci che l’acqua viene utilizzata anche per fare da mangiare e per lavarsi i denti, quindi comunque la beviamo regolarmente.

Il filtro, come gli altri componenti dell’impianto, se non correttamente controllato attraverso una manutenzione periodica, rischia di peggiorare la qualità dell’acqua fino a renderla non potabile. 

Quando si pensa al calcare, salta agli occhi l’immagine di un rubinetto bloccato, o di una lavatrice danneggiata, questo è sicuramente un aspetto del calcare che tutti abbiamo visto con i nostri occhi.
All’interno delle tubazione e degli elettrodomestici non sappiamo esattamente cosa succede perchè non è così ben visibile ma sappiamo che anche il calcare crea incrostazioni e conseguenti problemi.

Una cosa che pochi sanno è che il calcare è benefico per le malattie cardiovascolari, per i calcoli renali e per le ossa.

Eliminare il calcare dall’acqua nella maggior parte dei casi non è la giusta soluzione perché alteri il sapore e la composizione chimica dell’acqua. 

Non posso risponderti si o no. In entrambe i casi l’acqua viene analizzata nello stesso modo: nel caso dell’acqua in bottiglia le analisi vengono fatte solo alla fonte, prima dell’imbottigliamento, invece nel caso dell’acqua di rete, le analisi vengono fatte su tutta la rete di distribuzione garantendo che l’acqua arrivi potabile al contatore di casa.

In entrambi i casi ci possono essere casi di contaminazione: nel caso dell’acqua in bottiglia può succedere nel caso sia stata mal conservata, lo stoccaggio di bottiglie in plastica di acqua al sole potrebbe comprometterne la qualità.

Nel caso dell’acqua di casa, la qualità dipende dall’impianto di casa nostra, una mancata manutenzione del filtro dell’impianto piuttosto che del tino dell’addolcitore potrebbe comprometterne la qualità. 

Parto con il ricordarti che il sapore e l’odore, non sono indicatori di acqua non potabile, il cattivo sapore generalmente è causato dal calcio e dal magnesio, il cattivo odore è causato dal cloro.

È sufficiente riempire una brocca di acqua e lasciarla ferma per 24 ore per consentire ai sali di depositarsi e al cloro di evaporare, ottenendo così acqua dal sapore neutro e priva di odore.

Si potrebbe anche ricorrere ad un sistema di filtrazione che consentirebbe di ottenere acqua dal buon sapore e priva di odore pronta all’uso, volendo anche fresca e gasata.

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