La legna è la più antica tra i combustibili utilizzati dall’uomo per il riscaldamento delle abitazioni e la cottura dei cibi difatti la nostra capacità di creare e controllare il fuoco, secondo testimonianze archeologiche, risale a circa 600.000 anni fa.
Oggigiorno con le innovazioni tecnologiche del 21esimo secolo possiamo avere il fuoco di una volta ancora a scaldarci senza rinunciare alla comodità di termostati e domotica.
TIPOLOGIE
PERCHÈ LA LEGNA?
1) è una fonte di energia rinnovabile poichè a differenza dei classici combustibili (carbone, gasolio, gas) che sono destinati ad esaurirsi, la legna viene continuamente riprodotta dagli alberi che crescono utilizzando l’energia solare;
2) produce, se la combustione è corretta, emissioni comparabili a quelle del gas naturale, ma senza contribuire all’effetto serra;
3) diversifica l’approvvigionamento energetico e riduce la dipendenza dall’estero, valorizzando la produzione del legno, stimolando il rimboschimento e la manutenzione dei boschi, contribuisce a salvaguardare l’equilibrio idrogeologico del territorio e sviluppa l’economia delle zone rurali e montane del Paese, creando nuove opportunità occupazionali.
POTERE CALORIFICO
Cos'è il potere calorifico?
“Energia termica generata dalla combustione dell’unità di massa di una data sostanza.”
HAI UNA STRUTTURA RICETTIVA O VIVI SEMPLICEMENTE IN UNA CASA DI MEDIO-GRANDI DIMENSIONI?
La scelta di una caldaia a legna ti permette:
RISPARMIARE SUI COSTI DI RISCALDAMENTO ANNUI
DIVENTARE INDIPENDENTE DAI FORNITORI DI METANO
RAFFORZARE L’ECONOMIA
LOCALE
POSSIBILITÀ DI ACCEDERE A INCENTIVI FISCALI
FARE LA DIFFERENZA NELLA LOTTA PER LA SALVAGUARDIA DEL PIANETA
DETRAZIONI FISCALI
CALDAIA A LEGNA
Le caldaie a legna fanno parte della famiglia delle caldaie a fiamma inversa o rovesciata. Con questo termine ci si riferisce al fatto che la fiamma invece di svilupparsi verso l’alto, si sviluppa verso il basso.
PRO
- REPERIBILITÀ
Il combustibile può essere reperito in modo autonomo:
- Tagliando la legna direttamente la legna nel bosco
(Attenzione però, è necessario e presentare una “Denuncia di Taglio” attraverso una procedura informatizzata, che effettua automaticamente una serie di controlli e rispettare le prescrizioni contenute nelle “Norme Forestali Regionali”);
- Acquistando la legna da aziende.
- COSTO
Costo del combustibile molto basso:
- se viene gestito personalmente dovrà essere considerato il tempo e l'eventuale costo della benzina per raggiungere il luogo;
- se la legna viene acquistata invece, il costo può variare da un minimo di € 10,00 ad un massimo di € 20,00 al quintale.
- RENDIMENTO
Rendimento molto alto, oltre il 90% in combustione.
- POCO INQUINANTE
- In fase di combustione produce emissioni di anidride carbonica comparabili a quelle assimilate dalla pianta durante il suo ciclo vitale, mentre la quantità di zolfo e ossido di azoto è nettamente inferiore a quella rilasciata dai combustibili tradizionali.
- La tecnologia delle caldaie a legna moderne ha abbassato sensibilmente i valori di emissioni di polveri sottili dovute alla combustione della legna.
- MINORI EMISSIONI DI PARTICOLATO
A differenza delle stufe alimentate a legna che contribuiscono alla produzione di polveri sottili, PM10 e PM2,5, le caldaie a legna producono polveri sottili in quantità ben minori (% in meno).
- ACQUA CALDA
Può produrre acqua calda utilizzabile sia per il riscaldamento che per le docce.
- LIBERTÀ
Consente la totale libertà di scaldare l'ambiente con i sistemi preferiti (caloriferi, convettori, impianto a pavimento, etc.).
- NESSUN COSTO FISSO
Non esistono costi fissi legati a contratti con gestori.
CONTRO
- INVESTIMENTO
L'investimento iniziale è elevato.
- INGOMBRO
è necessaria una stanza dedicata che varia di dimensioni in base al volume da riscaldare (dimensioni minime: 3m x 2m).
- CANNA FUMARIA
È necessaria una canna fumaria in acciaio inox con diametro minimo di 13cm, va comunque dimensionata su misura in base alla potenza e alla lunghezza della stessa.
- DOSAGGIO
Si deve prestare attenzione alla carica di legna perchè non può essere spenta in fase di funzionamento quindi una carica eccessiva non smaltita potrebbe necessitare dell'intervento degli organi di sicurezza.
DOMANDE FREQUENTI
Si, puoi usare pellet per scaldare con la scelta però di caldaie stellate.
Il 9 giugno 2017, durante il G7 Ambiente, le regioni di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna hanno firmato l’Accordo di bacino padano per il miglioramento della qualità dell’aria che dal 1 ottobre 2018 ha dato il via a una serie di limitazioni al fine di migliorare la qualità dell’aria.
Questo accordo, interessa anche i generatori a biomassa (legna, pellet e cippato) che per essere a norma di legge, devono essere preformanti e certificati con le stelle che variano da 2 a 5 (i prodotti più efficienti avranno cinque stelle, i più inquinanti non rientreranno nella classificazione avendo soltanto una stella).
Le biomasse più utilizzate per riscaldare sono: legna, pellet e cippato.
Per arrivare a spiegarti quale legna scalda di più, devo spiegarti quali tipi di legna esistono. La legna si divide in due tipologie:
- Legna dolce (Abete, Pioppo, Ontano, Castagno, Salice, Pino).
Questo tipo di legna è molto facile da accendere e proprio per questo motivo, , brucia molto velocemente. - Legna dura (Quercia, Leccio, Faggio, Olmo, Frassino, Betulla, Rovere).
Questo tipo di legna brucia più lentamente, con fiamme più corte.
La legna che scalda di più è quella dura, con un grado di umidità compresa tra il 15% e il 20%, ovvero stagionata per circa 18 – 24 mesi perché una legna fresca, appena tagliata ha un grado di umidità del 75%.
C’è da dire però che esisto anche legna da evitare:
- legna trattata, legname di scarto proveniente dalla demolizione e dalla ristrutturazione degli edifici, bancali e mobili di legno, la formica e il compensato perché la combustione di questi materiali possono liberare sostanze tossiche;
- pezzi di legno umidi o verdi perché a causa dell’umidità presente, parte del calore generato non riscalda la casa ma viene perso per far evaporare l’acqua;
Con l’installazione di una caldaia a biomassa, poi accedere al:
- CONTO TERMICO 2.0;
- DETRAZIONE FISCALE DEL 50%.